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12 Dic
Progettazione di un logo: tutti i segreti per creare una brand identity perfetta

Posted at 13:11h in Brand Identity by Gemma Bruni

Differenze tra un’agenzia di comunicazione e vostro cuggggino.

Prima di andare a parlare del perché dovreste investire sulla creazione del vostro logo, c’è una domanda importantissima che dobbiamo porvi: ma voi lo sapete tecnicamente di cosa stiamo parlando?

Carissimi, non preoccupatevi di nulla: c’è qui la vostra Gemma.

Logo, logo, logo, L-O-G-O, LOGO. Quante volte ne avete sentito parlare?

Purtroppo c’è molta confusione in giro e questa lavorazione ancora viene scambiata per una “robetta che si fa in 5 minuti.” Beh. Noi ne dubitiamo fortemente, e ora vi spieghiamo anche il perché.

 

Pittogramma + logotipo + payoff

Generalmente un logo è composto da tre elementi: pittogramma + logotipo + payoff.

  • Il pittogramma (o simbolo) è la parte “disegnata” de tuo logo, il simbolo grafico, icona.

 

  • Il Logotipo è la parte testuale del logo, ovvero il nome del brand in lettere.

 

  • Il Payoff, essenzialmente è una breve frase posizionata generalmente sotto il logo ed ha lo scopo di rivelare l’identità dello stesso, valorizzandone il marchio.

 

Facciamo un esempio semplice e prendiamo come modello di riferimento il logo dell’Apple.

La mela è il pittogramma e la parola “Apple” è il logotipo. il Payoff dell’azienda Apple è “Think different”.

Semplice no?!

 

Precisazioni, metodologie e tipologie ad hoc

Mica è così facile però. Qualche precisazione in più è d’obbligo, perché non esiste una costruzione obbligatoria ma piuttosto diverse tipologie a seconda del brand e del suo obiettivo comunicativo.
Alcuni brand possono, ad esempio, utilizzare solo il logotipo (la parte testuale) come ad esempio “Google”: questa tipologia di logo si chiama “Wordmark”.Questa scelta è molto usata anche dalle riviste dei giornali (una a caso: Vogue).

Tutto dipende dall’identità che l’azienda vuole comunicare, che deve essere raccontata perfettamente dal nostro logo.

N.B. Non può esistere un logo senza un’identità pronunciabile, ossia avente solo il pittogramma, perché non ci sarebbe un modo univoco di identificare il brand, oggetto o attività in questione.

Ma oltre al Wordmark esistono anche altre tipologie di loghi. Tra le più utilizzate troviamo:

  • Mascotte: è un logo che si identifica principalmente grazie alla sua mascotte che diventa simbolo identificativo dell’azienda (es: il pinguino della Linux!).

 

  • Monogramma: ovvero l’utilizzo di lettere combinate tra loro in chiave Grafica (es: Chanel).

 

  • Emblema: il nome del brand compare all’interno del simbolo grafico utilizzato così da formare un tutt’uno (es: Starbucks), è un logo complesso ed è utilizzato principalmente da aziende automobilistiche. Un esempio perfetto in grado di rendere il significato dell’emblema ancora più chiaro, è il nuovo logo della Lancia.

 

 

Una storia che si trasforma in… logo!

Ora, tornando al perché bisogna investire sulla costruzione di un logo (aò, qui la questione si fa seria), arriviamo ai motivi.

La verità è che il vostro logo non è un semplice disegnino.

E’ il primo volto riconoscibile per il tuo brand, un modo di sintetizzare tramite un immagine e un nome, la tua storia che viene raccontata tra linee, illustrazioni, studi e parole chiavi.

Questo vuol dire che per raccontare il vostro brand non basta solamente dare un nome al logo. C’è uno studio infinito e multicanale al suo interno. Anche perché, quanti loghi hanno nomi completamente differenti da ciò che poi effettivamente rappresentano?! (ecco che torna la Apple).

Il logo deve saper comunicare qual è la filosofia che c’è dietro al progetto e tutti i suoi valori con la minima confusione possibile.

 

Logo ben fatto = brand identity chiara e definita

Il logo è solo la punta dell’iceberg di tutto ciò che definisce una brand identity (identità del brand) coerente.

Andando ad utilizzare dei loghi a stock si rischia di non essere distinguibili dalla concorrenza, o peggio, non essere nemmeno ricordati!

Investire in una buona progettazione grafica pensata e mirata per quel determinato brand è la soluzione migliore per avere risultati duraturi e significativi nel tempo.

Questo non vuol dire che il logo che sceglierete sarà sempiterno: nel corso del tempo può darsi ci sarà il bisogno di un restyling, ma questo non modificherà l’essenza del brand. Potremmo paragonarlo ad un volto che, nonostante può essere truccato o ritoccato, apparterrà sempre alla stessa persona e anche con un nuovo taglio di capelli sarà sempre lei.
Guardate la Barilla!

Un logo è anche studio del colore, tipografia, leggibilità, griglie di composizione e chi più ne ha più ne metta!

Spoiler: sono proprio questi elementi che successivamente saranno utili anche per creare l’immagine coordinata ad hoc.

Attraete fiducia solo se siete in grado di generarla

Cari amici, diffidate da chi dice che per creare un logo bastano “5 minuti”, nemmeno un uovo sodo ci mette così poco ad essere pronto!

Un buon grafico, sa bene (o almeno…speriamo!) che ancor prima di iniziare a progettare un logo, bisogna già avere in mente lo stile grafico da poter utilizzare per comunicare al meglio i valori di un brand.

Un buon grafico non userà mai il COMIC SANS se un logo deve rappresentare lusso, originalità, autorevolezza, solidità. Un buon grafico non utilizzerà ILUSTRAZIONI PRE-ESISTENTI per creare il un logo, perché sa che sarebbe confondibile con altri che potrebbero aver utilizzato lo stesso concept.

Immaginatevi di creare un logo e scoprire successivamente che un’altra azienda lo ha identico al vostro.
Eheh, che colpo basso sarebbe?

 

Tutto questo è fuori discussione quando si decide di far affidamento su professionisti del settore. Parola di #mètis!

 

Per dubbi, chiarimenti e lamentele su loghi non richiesti, ci troverete pronti.

Nel frattempo speriamo di aver fatto chiarezza sulla questione e convinto qualcuno che una buona progettazione grafica può essere la chiave mancante per rendere un buisness di successo.

 

Alla prossima,

un saluto al gusto di tiramisù e illustrator,

Gemma 🙂

Tags:
brand, comunicazione, grafica, logo, payoff, pittogramma, strategia
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